domenica 2 giugno 2013

CHITARRA ELETTRICA MINIMA SPESA MASSIMA RESA

Eccomi a parlare di una filosofia importante in questi tempi di crisi:

minima spesa massima resa.

Un giorno di 12 anni fa'  passeggiando per le vie del centro mi innamorai letteralmente di una chitarra elettrica un IBANEZ RG 320  versione limited.
La chitarra  di entry level era made in japan, di buona fattura niente di eccelso intendiamoci, ma era comunque assemblata molto bene. La dicitura limited stava ad indicare  che al posto del tiglio americano il body era di frassino e che invece che i classici capotasti a pallini montati su versioni economiche aveva i più aggressivi e moderni denti di squalo.
Decisi così l'acquisto, e  oggi dopo 12 anni posso dire che è stato il "mio strumento preferito" .
Inizialmente l'acquisto fu dettato dalla necessità di avere un muletto, poi piano piano nel corso dei mesi mi accorsi che lo strumento non era niente male, suonava già benino di suo, era versatile, leggero, ben bilanciato, decisi così di customizzarlo a tempo avanzo e ovviamente a soldi avanzi, piano piano senza fretta.....veniamo ad un paio  di conti:

costo iniziale  400 euro   - 150 euro x di un catorcio di chitarra acustica in permuta =   250 euro

potenziometri 900 k        2x10 euro cadauno = 20 euro

pick-up modificati:        DiMarzio  air norton manico = 90 euro
                                       DiMarzio superdistortion al ponte = 120 euro

vendita su nota piattaforma musicale dei vecchi pick-up =  -40 euro (entrambi)

+ lavoro di schermatura vano pick-up e nuove saldature eseguito da me

COSTO TOTALE = 440 euro

Niente male 440 euro per uno strumento custom di casa Ibanez made in Japan  di fascia entry level, il suono che ci crediate o no è veramente in grado di competere con chitarre di fascia nettamente superiore. Ovviamente inutile dire che sono andato a "botta sicura" nel senso che avevo conoscevo già la risposta timbrica di alcuni pick-up, che mi ero fatto un giro in internet  per vedere come effettuare i vari lavori di montaggio e smontaggio componenti ecc....ecc...
Ovviamente qui non stiamo a dire che i soldi spesi su chitarre di livello alto siano spesi male, tutt'altro, intendo dire che oggi il mercato musicale offre delle chance di effettuare delle vere e proprie customizzazioni su chitarre di fascia bassa per renderle degli ottimi muletti, e in qualche caso anche per renderle delle vere e proprie "prime donne" sul palco.
Valutare quindi la filosofia...... minima spesa massima resa.




                                      

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